JUST IN ONE DAY è un’iniziativa nata da un collettivo di videomaker per esaltare la città e far credere in luoghi abbandonati, cercando di valorizzare i giovani e non farli rinunciare al proprio talento.
Just in one day, nella sua visione può sembrare una serie web che mette in primo piano solo l’azione e sport estremi, ma è molto di più: convince il suo pubblico nel cambiare prospettiva e a guardare la città in maniera positiva, il nostro claim: “ la città come non l’avete mai vista”.
Ma di quale città stiamo parlando?
Nonostante lo scenario della prima stagione sia la città di Potenza, questa non rende affatto JUST IN ONE DAY un format “provinciale”, bensì è una narrazione che comunica alla società di oggi e che coglie gli umori di gente sempre più sfiduciata nella classe dirigente, nel territorio e affronta il tema dei giovani che espatriano. C’è bisogno di rovesciare questo paradigma e per 5 minuti guardare tutto in discesa.
Il progetto in stile “YouTube” inganna lo spettatore pensando sia frutto di una ragazzata, ma dietro le quinte un gruppo di professionisti con esperienza decennale coordina il montaggio delle clip e gestisce un filiera pari a quella di produzione “cinematografica”. Questi tempi di produzione accelerati sono la vera garanzia in un momento storico che vede un pubblico esigente e degli algoritmi che sono costantemente assetati.
JUST IN ONE DAY è la traduzione di “ in un solo giorno”, questo ci ha reso davvero originali: 3 puntate che sono state registrate in un arco temporale minimo, un vero record se si considera la produzione di un prodotto di 20 minuti che non annoia e che raggiunge un tempo medio di visione del 85 % da parte del nostro pubblico.
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